25 Aprile 2007

Immersione sul Relitto del Cargo Armato

 Il collasso di un vecchio e caro amico!

 

Arrivati al diving ci viene comunicata la ferale notizia: Il relitto del Cargo Armato è in fase di collasso ed è meglio evitare qualsiasi penetrazione. Scendiamo sul relitto con l'intenzione di spostarci  sui rottami del troncone di poppa. Arrivati sul ponte con circa 5/6 metri di visibilità, ci dirigiamo lungo la paratia di destra verso la  spaccatura a poppa. Qui ritrovo la cima rivestita di tubo in gomma che avevo lasciato circa un anno e mezzo fà proprio per questa occasione, vincolo il reel e ci allontaniamo in direzione nord ovest con circa 45° di angolo. Pinneggiando velocemente raggiungiamo in circa 5 minuti i rottami della poppa, che sorvoliamo a circa 35 metri di quota, incontriamo una murena che ha scelto un tubo metallico come tana, dando un'occhiata oltre gli ultimi spezzoni metallici, quindi  rientriamo sul relitto principale. Qui possiamo vedere i chiari sintomi dell'improvviso degrado delle strutture di questo bellissimo relitto, tutte le paratie presentano buchi di circa mezzo metro di diametro con alla base pezzi arrugginiti di metallo staccato, il ponte principale si presenta concavo verso il basso con le lamiere dei boccaporti contorte dal ripiegarsi del ponte. A prua lo sfacelo è ancora più evidente: il ponte di prua è ora sfondato quasi completamente ed è piegato sensibilmente verso il basso. Le due paratie ai lati della porta di accesso ai locali di prua, hanno ceduto e le parti metalliche si trovano ammonticchiate alla base in due cumuli rugginosi. Godiamo un ultimo giro di prua staccati di due o tre metri dal relitto cogliendo l'immagine globale della prua che sorge dal fondo, e finito il nostro tempo d'immersione ci accostiamo alla linea e iniziamo la nostra risalita.

Durante la nostra lenta risalita e le tappe di decompressione, medito sulla quantità di subacquei che hanno visitato questo relitto, sulla quantità di aria che negli anni ha forzato dall'interno il metallo e le strutture della nave, che ne ha intaccato il metallo e ha accelerato la loro corrosione. Dobbiamo rispetto a questo che è stato il mio primo relitto, che è stato il primo relitto di migliaia e migliaia di subacquei. Nessuno ha pensato alla sua conservazione, l'abbiamo usato, abusato senza meditare sui danni che producevamo con le nostre bolle, che sembrano così innocue.

Il "Cargo Armato" di Sestri, per quanto ancora potremo vederlo sorgere dal fondo fangoso in assetto di navigazione?