La storia della subacquea ci
ha offerto nel tempo, anche dovute all'evoluzione tecnologica
dell'equipaggiamento, differenti configurazioni. Nel tempo si
è fatta strada l'idea che esista una configurazione ottimale per
l'immersione tecnica ed una configurazione ottimale per l'immersione
ricreativa, inoltre la proliferazione di accessori e tools ha portato i
Sub ( specialmente i meno esperti ) ad equipaggiarsi durante le immersioni
di attrezzatura aggiuntiva inutile se non PERICOLOSA, attrezzando i D-ring
del proprio GAV con i più disparati ammennicoli.
Negli ultimi anni è emersa
la convinzione da me condivisa che un sub debba portare con sè solo
l'attrezzatura indispensabile e sempre nella stessa configurazione,
indipendentemente dal tipo di attività prevista. Sicuramente non farò una
immersione di piacere a 20 metri in Mar Rosso con un Bibombola 20+20, ma
certamente mi immergerò con il resto dell'attrezzatura che normalmente
utilizzo per le immersioni profonde e nella stessa configurazione!
Questo; non vuol essere il
vezzo di un vecchio SUB o di quello "che fà l'esperto" ma l' adesione ai
principi che da sempre regolano l'apprendimento. Sappiamo che la
ripetizione di un esercizio innumerevoli volte crea sicurezza e
preparazione al compito da eseguire, così il ritrovare sempre il proprio
equipaggiamento nelle stesse posizioni, nella stessa configurazione crea
prontezza di risposta agli stimoli esterni in situazioni di stress.
Un Team di Immersione che si
adegui a questi principi, e nel quale tutti i membri adottino la stessa
configurazione, diverrà un gruppo di immersione più sicuro, nel quale
tutti i membri possono vedersi allo specchio guardandosi l'un l'altro.
Affrontiamo ora quale sia
l'attrezzatura indispensabile e quale una possibile dislocazione
ergonomica sul corpo del subacqueo. |