Come è fatto un erogatore monostadio Royal MIstral

"E' incredibile la semplicità del progetto, le poche parti che compongono questo erogatore che ha cambiato la storia della subacquea. Parlarne è una cosa, trovarselo fra le mani ed avere la possibilità di aprirlo e studiarlo è un'altra. Una emozione incredibile. Provarlo in acqua è un tuffo nel passato "

- Fotografia di Agostino Fortunato -

Qui sotto possiamo vedere lo scudo esterno in ottone cromato con l'attacco per il corrugato che porta il gas espirato alla valvola di scarico. Contando quanti anni possiede l'erogatore visualizzato posso dirvi che la qualità della cromatura è veramente eccezionale.

Nella fotografia seguente possiamo vedere il pezzo dell'erogatore di più difficile conservazione; la valvola di scarico, costruita in gomma, era immersa totalmente nell'acqua che penetrava attraverso i fori laterali dello scudo. Possiamo notare l'estrema semplicità del congegno, l'espirazione espandeva le lamelle a destra facendo fuoriuscire l'aria compressa, mentre l' inspirazione creava una depressione che tendeva ad appiattirle, unendole, rendento stagno il corrugato a sinistra. La pressione dell'acqua che circondava tutta la valvola, premeva e tendeva a chiuderla.

Di seguito noterete l' "o-ring" esagonale di tenuta tra il riduttore di pressione e lo scudo posteriore, e le due lamelle di trasmissione della pressione ambiente dalla membrana al riduttore di pressione.

Nella fotografia seguente, lo scudo posteriore con l'o-ring ancora in sede e l'attacco del corrugato di inspirazione. In secondo piano la grande membrana con il grande piattello protettivo di acciaio. La membrana creava una camera stagna nella metà che vedete dell'erogatore in cui risiedeva il riduttore di pressione.

Qui possiamo vedere in dettaglio il riduttore di pressione con il filtro sinterizzato e l'ugello di emissione del gas. In alto a sinistra si nota sporgere la rotella di taratura del riduttore di pressione. La staffa che vedete è identica alle staffe ancora oggi in uso sugli erogatori INT.

I corrugati in gomma ed il boccaglio. Notate le clip di fissaggio del boccaglio alla maschera. Non erano presenti valvole di non ritorno, ed entrambi i corrugati facevano parte entrambi di un'unica camera di circa 1,5 litri nella quale creare la depressione per attivare lo spillo di apertura della valvola.